“Eh ma Christian, questo è “naturale”, se vuoi le cose di qualità le devi pagare”.
È naturale dici? E magari è pure buonissimo?
Vieni qui.
Adesso ti prendo per l’orecchio e ti spiego due cose.
Lo hai mai provato l’Aloe naturale?
Lo sai che ha un sapore di 5 lettere (e non è “menta”)?
E che se soltanto ti azzardassi a farlo assaggiare al tuo gruppo di amici/parenti/conoscenti tempo zero perderesti gli amici e i parenti cercherebbero di impiccarti sull’albero genealogico?
Forse tra i conoscenti qualche gonzo che pensa di “drenarsi”, di “disintossicarsi” o di quegli altri termini new age che non vogliono dire niente, lo trovi.
Ma credimi, davvero, smettila di dire che l’Aloe è buono.
Ora, non so se hai mai provato davvero l’Aloe naturale. Ma è roba da vomitare. Quindi se lo butti giù che è un piacere i casi sono due.
O l’Aloe che acquisti non è naturale, quindi stai spendendo 100 euro al mese per uno sciroppino alla frutta.
Oppure il tuo Aloe fa schifo e allora mi sta bene, perché se è terapeutico, non deve essere buono.
Però dato che tipo il 100% delle persone che lo usano, alla fine gira che ti rigira alla fine sono quelle che lo vendono (ed è una strana coincidenza) allora a queste persone voglio dare un suggerimento: dovete dirlo che fa schifo!
Siate orgogliosi della merda che gloriosamente buttate giù ogni mattina a stomaco vuoto.
Siete degli eroi, cazzo!
Non puoi farti la foto mentre lo bevi e ti lecchi i baffi come fa il mio gatto.
Perché cazzo sì, per l’Aloe è un vanto fare schifo. Significa che è naturale davvero.
Ora tu, consumatore, puoi continuare a prendere gli sciroppini a 100 euro, oppure puoi iniziare a scoprire la verità da me che sono una figura riconosciuta dal Ministero della Sanità, che sa quello che dice, e che di assumere integratori te lo dice guardacaso come ULTIMA cosa da fare, non come prima.
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